Le strade del Busca 1920 e di Raffaele “Lele” D’Errico si separano dopo un anno e mezzo di fruttuoso lavoro comune. A Lele va il ringraziamento di tutta la società sportiva per il lavoro svolto e un grande in bocca al lupo per le esperienze future.

Questo il messaggio con cui l’ex Direttore Generale si congeda dal sodalizio buschese:

“Ciao a tutti, il percorso iniziato più o meno 18 mesi fa è ormai giunto al suo capolinea.
Ho sposato una sfida ambiziosa, e con l’aiuto di tutti siamo riusciti a rendere meno insidiosa la strada fatta.
Questo è stato possibile grazie alla mia squadra, dove per mia intendo un gruppo di persone che ha condiviso la voglia di stare insieme e di fare qualcosa per il Busca senza secondi fini o ritorni personali.
Ed è per questo che voglio ringraziare un po’ di gente che ha contribuito a farmi trascorrere dei bellissimi momenti di convivialità.
In primis Gabriele Rosso che mi ha cercato e voluto dandomi la possibilità di potermi esprimere a mio piacimento, un po’ come succedeva sul campo..
I miei ringraziamenti vanno ovviamente anche al resto della proprietà: Dario Isaia, Andrea Vavolo e Graziano Cerutti, con i quali la convivenza è stata improntata al rispetto dei propri ruoli.
Per quanto riguarda la squadra un saluto particolare, doveroso e accorato va al mio alter ego Carlo Calvo, molto più che un collaboratore, con il quale abbiamo condiviso ogni attimo della mia permanenza in terra buschese.
Grazie a Luciano Rosano per aver cancellato il mio scetticismo nei confronti di determinate metodologie di allenamento e costruzione dei giovani calciatori.
Grazie a Patrizia Fissore per tutta la pazienza, il tempo, la voglia che ha messo in tutto quello che ha fatto… Grazie a Mauro Grassini per la totale dedizione alla causa Busca e al suo entusiasmo ed esuberanza nello svolgere il proprio ruolo.
Grazie a tutti i collaboratori del settore giovanile, a Roberto Pellegrino e Andrea D’Amico che mi hanno seguito, aiutato e coadiuvato per tutto il tempo.
Grazie a Marco Mollo per avermi dato l’opportunità di conoscere un uomo preparato, perbene, un hombre vertical come direbbero gli argentini. Grazie a Marco Laino Delfino e Massimo Bruno per la bella stagione che sono riusciti a creare con la prima squadra nonostante all’ultimo metro sia sfuggito un obiettivo che loro e tutta la squadra si sarebbero meritati.
Grazie a tutti i ragazzi della prima squadra per le emozioni che mi avete trasmesso vedendovi giocare: non rinnego quanto vi ho detto durante la stagione, perché un risultato può cambiare solo parzialmente un giudizio che deve abbracciare un anno intero.
Grazie a Sergio Dutto, Antonietta Perasso e Mario Di Pasquali per il lavoro che da anni svolgono per il Busca nonostante acciacchi, età e nipoti.
Concludo ringraziando con tutto il cuore quelli che fanno parte di un gruppo magico, e cioè i 2011: Giovanni Cuccaro, Andrea Marchetti ed Enrico Eandi siete persone speciali, preparate, oneste che mi hanno fatto appassionare a ogni singolo incontro. E di questo gruppo magico fanno parte anche i genitori che vorrei fossero clonati per riproporli in ogni dove, perché siete un esempio di come deve essere approcciato lo sport per il bene dei vostri figli. Ecco, i vostri figli, vi dico solo che è come se fossero un po’ miei, perché l’approccio che ho avuto con loro è sempre stato paterno e fraterno. E fidatevi: avete dei figli meravigliosi.
L’ultimo ringraziamento è per chi non c’è più, chi ha lasciato la barca prima ancora di cominciare, chi l’ha abbandonata in corsa, chi ha deciso che non valeva la pena di provarci. Grazie anche a voi perchè ho capito cosa non dovevo fare, e anche questo è stato di aiuto.
Forza Busca 1920.”