Nuovo anno, tempo di bilanci per i 365 giorni che ci siamo lasciati alle spalle e occasione per fare il punto, immaginando come potranno essere i prossimi.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Gabriele Rosso, presidente del Busca 1920, proprio per capire che cosa ha dato ai grigi il 2021 e che cosa potrà dare loro il 2022, che si prospetta ancora una volta segnato dal Covid19.

Presidente, partiamo dalla “vetrina”, ovvero la prima squadra. Un bilancio?
È molto positivo, e non era scontato. In estate abbiamo fatto una scelta precisa che ci ha portati a dover amalgamare di fatto due squadre diverse, con le loro diverse dinamiche interne. Grazie all’ottimo lavoro svolto dal Ds Garavelli e dallo staff tecnico, però, abbiamo creato un gruppo molto coeso, forse il migliore da quando sono a Busca.

Insomma, si riparte da qui…
Si riparte dalla forza del gruppo e dalla gioventù. In questo senso, voglio togliermi un sassolino dalla scarpa: quando abbiamo cambiato direzione strategica in estate, qualcuno diceva che il progetto giovani a Busca era finito. I dati dimostrano il contrario: siamo tra le rose più giovani del campionato e giocano stabilmente in prima squadra anche ragazzi del 2003 e del 2004. Chi diceva certe cose, le diceva forse per invidia o antipatia, ma ora deve ricredersi: la nostra linea verde è più solida che mai.

A proposito di gioventù, come sta il nostro settore giovanile?
Qui la riflessione è condizionata da due anni di Covid e da una situazione sanitaria ancora incertissima. Proprio per questo, i risultati ottenuti, in un periodo così incerto e in cui è difficile programmare, parlano da soli. Essere diventati Scuola Calcio Élite ed essere stati scelti dalla Juventus Fc per far parte dell’Academy, un’eccellenza a livello territoriale, sono motivo di grandissimo orgoglio. Devo ringraziare anche chi non è più con noi, come Roberto Basso e Gianlorenzo Marro, e anche chi c’era e c’è, come Carlo Calvo e Mauro Grassini, che hanno fatto un lavoro eccezionale.

E ora?
Questo è un punto di partenza: vogliamo tenerci stretti questi due traguardi, ma l’obiettivo finale è quello di divenire uno dei migliori tre settori giovanili presenti in provincia di Cuneo, con una filiera chiusa, con ragazzi che iniziano il percorso nei Primi calci per poi arrivare, un giorno, in prima squadra.

Se dovesse individuare, in ultimo, un obiettivo per il 2022?
Sicuramente nel nuovo anno puntiamo a consolidarci. Attualmente siamo in una situazione di relativa calma anche rispetto ad investimenti e ambizioni: abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati a breve termine e la società “viaggia” a ritmo spedito. Ora, contiamo di crescere ancora, ma senza fare i proverbiali passi più lunghi della gamba. Finora questa linea ha pagato e sarà nostra anche nel 2022.