Asd Busca 1920

La società

Rispetto alle innumerevoli società, dilettantistiche e non, presenti sul territorio della provincia “Granda”, il Busca vanta una storia più ricca di quanto si possa immaginare. Eccone un breve riassunto.

Storia

Pillole di Busca Calcio

1920: LA NASCITA DEL CALCIO BUSCHESE

Terminata la Grande Guerra, dopo due anni di attività amatoriale presso la piazza Santa Maria, un gruppo di ragazzi buschesi si unisce all’Unione Giovani cittadina dando vita alla prima squadra calcistica locale. A organizzarla e ad allenarla è “Chelu” Rovera. Nasce così il Busca Ardor. La prima partita ufficiale è datata 1920. Nell’attuale piazza Fratelli Mariano, un tempo sterrata e sede del mercato, si giocano le prime pionieristiche partite. Indossando una casacca azzurra i buschesi vinsero il trofeo, nel primo torneo ufficiale denominato “Coppa Progresso” nel 1925, contro l’Alta Italia Cuneo, la Saviglianese e la Dronerese.

1932: il grigio

Dopo dodici anni di azzurro, l’Ardor Busca sposa la tonalità cromatica che sarà sua da quel momento in poi: il grigio. All’origine della scelta, secondo la tradizione, l’ammirazione per l’Alessandria, squadra che in quegli anni si trovava ai vertici del calcio nazionale.

1945: GLI ALBORI DELLA POLISPORTIVA

Sono le vicende belliche a segnare un rallentamento dell’attività calcistica cittadina, mantenuta viva dall’impegno di alcuni ragazzotti buschesi che, anche negli anni di guerra, si trovano di tanto in tanto per giocare. Dopo i drammi che hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale cambia l’Italia e cambia anche il calcio buschese. L’Ardor Busca viene rinominato Polisportiva Busca in memoria del partigiano Carletto Michelis caduto in val Grana contro i tedeschi. Viene meno la divisa azzurra, tramutata in un’inedita maglia grigia; cambia anche la sede delle partite, ora svolte nella zona dei “capannoni”.

ANNI ’50-’60: NATALE BERARDO PRESIDENTE

Negli anni ’50 e ’60 Natale Berardo diventa presidente della Polisportiva Busca. Persona di carattere e ricca di entusiasmo, trascina al calcio giovani ed anche nei meno giovani. Berardo, coadiuvato da alcuni amici tra i quali vanno ricordati Emilio Marino, Luigi Cantaluppi, Beppe Costa e Giuseppe Ghio, ha in mente un progetto che prima mostra e poi attua: laddove è campagna aperta costruire gli impianti della Polisportiva.

1966: il primo trionfo

È nell’anno dei Mondiali inglesi che la Polisportiva Carletto Michelis scrive il proprio nome per la prima volta nella storia del calcio regionale. Il trionfo arriva al termine di un campionato di Seconda Categoria dominato dall’inizio alla fine, con la squadra di Briatore trascinata dalle reti di Bussi e Dutto, che chiudono a 48 centri complessivi. Nell’aprile del 1967 la partita Busca-Fossanese sancisce la storica inaugurazione dell’attuale “stadio” del Busca.

ANNI ’70: NELLA STORIA

Sotto la gestione Berardo il Busca eccelle nei risultati, salendo dai campionati di livello inferiore: dalla Prima Categoria alla Promozione ed infine alla storica vetta della serie D. La grande impresa riesce al termine della stagione ‘76-‘77.

1977: la serie D

Undici anni dopo aver vinto la Seconda Categoria, il Busca raggiunge l’apice della propria storia, accedendo al calcio semi-professionistico nazionale. Grande artefice del trionfo è mister Flavio Parola, che guida un gruppo unico, capace di dominare quasi a sorpresa il campionato di Promozione. L’esperienza in Serie D finì dopo un solo anno, nonostante alcuni risultati importanti, come il successo nel derby d’andata in casa del Cuneo, deciso da una rete di Pancera. Il Busca è alla ribalta delle cronache sportive locali e regionali; indimenticabile la comparsa a pagina 92 dell’album dei “calciatori Panini” ’77-’78. Per i meriti acquisiti nella promozione dello sport Natale Berardo otterrà il titolo di Cavaliere, e riconoscimenti da parte della F.I.G.C. e dal Comune di Busca.

ANNI ’80-’90

Forse è il periodo meno brillante della lunga storia del calcio buschese. Dopo i fasti della serie D i “grigi” sono protagonisti del campionato di Promozione con alcune retrocessioni in prima categoria riscattate in poco tempo. Il florido settore giovanile però incomincia a perdere colpi e diminuisce in pochi lustri il proprio numero di tesserati.

2001: SI RINNOVA IL BUSCA CALCIO

Con la prima squadra che naviga in brutte acque, un settore giovanile florido solo nei ricordi, rinasce il Busca sotto il nome di Busca Calcio 2001. Il nuovo presidente è Livio Cavallo che rigenera la società ottenendo sul campo risultati prestigiosi. In 3 anni i “grigi” passano dal fondo della classifica della Prima Categoria ai festeggiamenti per la promozione nel campionato di Eccellenza. In bacheca in appena 36 mesi: un campionato di Prima Categoria con rispettiva Coppa Piemonte e un campionato di Promozione. Da settembre 2004 la prima squadra milita nel campionato di Eccellenza . Nel 2006 presidente diviene Patrizio Topazi, tutt’ora in carica.

2004: LA PRIMA VOLTA IN ECCELLENZA

Dopo 25 anni di alti e bassi, tra discese in Prima Categoria e ritorni prepotenti in Promozione, il Busca vive un biennio quasi irripetibile. Prima, nel 2002/03, trionfa in Prima Categoria, vincendo anche l’unica Coppa Piemonte della sua storia. Poi, nel 2003/04, vince in scioltezza da neopromosso anche la Promozione, accedendo per la prima volta in Eccellenza, categoria FIGC nata nel 1991.

I NOSTRI PRIMI 90’ANNI

Nel 2010, per celebrare i 90 anni di fondazione, il Busca Calcio ha organizzato una serie di eventi sportivi, musicali,sociali e culturali che hanno riscosso un notevole successo. In particolare va ricordato il ‘Busca day’ (sabato 3 luglio) dove le ‘vecchie glorie’ del Busca Calcio si sono incontrate ed hanno disputato un incontro calcistico. Nel corso dell’anno sono state organizzate serate musicali (Notte delle chitarre), tornei calcistici per il settore giovanile, mostra fotografiche, incontri con gli ex presidenti e la realizzazione di un inno societario.

2016: la nuova dirigenza

Con l’approdo in Eccellenza, il Busca vive dieci anni ai vertici del calcio regionale, prima di piombare in alcune stagioni difficili, fino alla sconfitta nei playout di Prima Categoria 2015/16. Da lì, la rinascita: la nuova dirigenza, la vittoria del campionato di Prima Categoria nel 2016/17, e lo stabile approdo in Promozione.
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